sabato 14 aprile 2012

IL SOLDATINO DI STAGNO - programma di sala


IL SOLDATINO DI STAGNO
Teatro Europa di Parma | 15 e 22 aprile 2012 ore 16.30


con
Umberto Fabi | narratore
Davide Rocchi | soldatino
Loredana Scianna | ballerina

Ideazione, allestimento scenico e regia Yannick De Sousa Mendes | Loredana Scianna

Drammaturgia Umberto Fabi

Coreografia Davide Rocchi

Disegni Gianluca Foglia "Fogliazza"

Regia video e Animazione Pietro Anastasi

Produzione video ladodicistudio

Costumi Anna Malandruccolo

Disegno luci e tecnica Yannick De Sousa Mendes

Selezione e montaggio musicale Davide Rocchi | Loredana Scianna

Musiche di Balanescu Quartet, Gavin Bryars, Zoe Keating, Vincent Yourmans (orchestrazione di Dmitri Shostakovich), Maurizio Soliani, Giovanni Sollima, John Zorn

Foto di scena Matteo Mezzadri - ladodicistudio
Presentazione

Quando tutto finì del soldatino di stagno trovò solo il cuoricino di stagno, della ballerina di carta il lustrino tutto bruciacchiato e annerito. Non un pezzetto qualsiasi, proprio il cuore tutto intero; di lei, solo un ornamento. Perché? I bambini troveranno la risposta: subito, tra qualche giorno, tra qualche anno. Il viaggio che i bambini compiono quando ascoltano una fiaba non si esaurisce con la fine del racconto; ciò che resta continua a germogliare nell'arco del tempo e le impressioni ricevute s'intrecciano con la materia della vita fino a ricongiungere tutti i fili.
L'universo di Andersen, si sa, non è un luogo accomodante, le sue figure sono spesso ambigue o palesemente negative, raramente ci concede un lieto fine. Nel riscrivere la fiaba per la scena ci siamo chiesti se Il soldatino di stagno è veramente una storia d'amore e in che modo d'amore si parla. Perché il soldatino con una sola gamba s'innamora della ballerina? Perché lei ha una gamba tesa così in alto da sembrarne priva. Insomma, l'innamoramento si fonda su un equivoco, lui la crede simile a sé. Ma si sbaglia. Non sappiamo nemmeno, in realtà, se lei ricambi il suo sentimento, la fiaba non lo dice. Del resto lei è di carta, una creatura bidimensionale e leggera, al contrario di lui. Il fuoco che li divorerà entrambi alla fine è una bella metafora dell'ardore amoroso che pervade l'intrepido soldato, chissà cosa significa per lei.
La nostra fiaba è narrata da un individuo indecifrabile e un po' scontroso che ricostruisce la storia a ritroso nel tempo e di cui solo alla fine intuiremo l'identità. Costui vuole sapere, vuole capire, la sua indagine è un ricerca di conoscenza che si contrappone fortemente al vero e proprio “atto di fede” che il soldatino compie: l'amore che prova lo nutre, lo fa vivere e agire, lo fa resistere. Come se l'amore, ricambiato o meno, bastasse a se stesso.
Nel creare l'allestimento abbiamo perseguito una difficile integrazione tra chi agisce in carne ed ossa sulla scena e le proiezioni video che costituiscono l'unico elemento scenografico. I disegni originali di Gianluca Foglia “Fogliazza” sono stati animati da Pietro Anastasi per ladodicistudio e non ricreano solo il contesto in cui la storia si muove, ma offrono anche spunti di interazione con l'attore e i danzatori. Dove cadrà lo sguardo dei piccoli spettatori, cosa aggancerà il loro immaginario, lo capiremo.
Tutta la sonorizzazione fatta di rumori, vocalità trasformate e musica non è semplice sfondo dello spettacolo, ma definisce in modo sostanziale colore emotivo delle visioni.


L'elenco dei ringraziamenti è più lungo dell'elenco dei credits: sono tantissime le persone che ci sono state accanto in questo allestimento e a cui siamo veramente molto grati.

Si ringraziano Fabrizio Cassoni e Adriano Engelbrecht per la consulenza musicale, Lucia Manghi, Andrea Alfieri, Ines Cattabriga e Gianluca Bergamini per l'assistenza tecnica, Samuele Ferro per l'alta competenza hardware e software video, i bambini e gli insegnanti delle scuole elementari "Toscanini" e "De La Salle" per la consulenza drammaturgica, Eleonora De Sousa Mendes e Flavio Marco Fabi per la presenza attenta, critica e attiva alle prove, Piergiorgio Gallicani per le osservazioni puntuali sui dettagli di regia.

Grazie di cuore a Danio Manfredini per averci concesso l'uso di materiale scenico prezioso.

Infine, un ringraziamento particolare a Sara Zanotti per averci concesso l'utilizzo del brano originale "Il mare" di Maurizio Soliani, un grande dono per noi.

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